Durante il periodo di sessioni 2008-2009 dell’Assemblea Generale dell’Onu è stata approvata, dopo numerose consultazioni tra scienziati, politici, politologi e intellettuali, la Dichiarazione Universale del Bene Comune della Madre Terra e dell’Umanità.
La Dichiarazione comporta un significativo passo avanti rispetto alla Dichiarazione del 1948: rappresenta un cambiamento di paradigma, che risponde alla nuova coscienza planetaria ed ecologica dell’umanità. È il passaggio dalla centralità dell’essere umano nella vita del pianeta come signore e padrone assoluto, unico attore nella storia e nella natura, alla definizione della Terra e dell’Umanità come soggetti interdipendenti, che non intrattengono relazioni di rivalità ma di interattività dinamica e simmetrica; il passaggio dal modello antiecologico di crescita della Modernità a un modello sostenibile di sviluppo eco-umano. Non sono più solo la dignità e i diritti dell’essere umano che occorre proteggere, ma il Bene Comune della Madre Terra e dell’Umanità.
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